martedì 27 settembre 2011

VACANZE 2011

“Al mondo c’è chi può” affermava il ricco filosofo e SICCOME CHE io può (lo so, lo so non si può dire ma così è molto più… rafforzativo!) raccolsi i miei quattro bauli di straccetti estivi (firmati eh, Va Lentino, Armadi e Versacci!) e col mio jet privato    volai verso l’ultima tribù



di comunisti ormai in avanzato stato di estinzione (foto 2)  
per documentarne gli ultimi strani costumi a futura memoria.





Dalla mia modesta magione   ammirai i miei possedimenti di terra e di mare


     felice del mio invidiabile peculio ed assiso al trono imperiale

osservai, piuttosto interessato, la plebe che cercava umilmente

udienza a me! detto l'U.d.S. (unto del signore ma colle minuscole eh!)


Svolti vivaddio i compiti istituzionali (ossignur che fatica!) scesi nella cripta di famiglia    a ringraziare i gonzi parenti antichi grandi accumulatori di denari, ringraziandoli di non aver sperperato ciò che io dilapidavo allegramente. Prima il dovere ecco.

Indi mi recai al mio modesto porticciolo privato ove avrei dovuto salpare con uno yacht,





ma l’imbarazzo della scelta era tale che optai per la riesumare della vecchia Mercedes




(Epperò esprimo tutto il mio disappunto: non è possibile che le mie delicate & curatissime mani debbano (orrore!) ungersi di carburante. Dove sono andati i tempi di una volta eh? Dove?) 







Alcuni giorni dopo mi iscrissi alla gara di ciclismo su strada “Over and over” organizzata dalla locale sezione Mutilati & Invalidi di Cervello con ritrovo serale per festeggiare il vincitore overqualcosa a piadine&lambrusco&tricchetracche, ma (ahimè) mi hanno squalificato. Motivazione: ero fuori… misura. 



Belle le vacanze tra carnevalate a cui mi sono graziosamente concesso,











presentazioni delle mie invenzioni sulla misura del tempo,









e partecipazioni sotto spoglie mentitrici a manifestazioni di rivendicazioni di un’assurdità sovrannaturale,






ho avuto anche il tempo di dedicarmi al mio talento preferito: L’OZIO






e all’elogio funebre di un topolino che dalle mie parti diciamo “zoccola”






Occhio però… sarà poi tutta verità? 










Buona notte